Saggiatore
Il Saggiatore è un trattato scientifico che Galileo pubblicò nel 1624 in cui, lui rispondeva alle critiche di un avversario in merito alla comparsa in cielo di alcune comete nel 1618, lo scienziato pisano espone i punti fondamentali del suo metodo di ricerca. La vicenda che lo porta a scrivere inizia nel 1618 quando la comparsa di tre comete trasmette scalpore tra persone comuni e lavoratori ma soprattutto Orazio Grassi che si occupava di matematica ed architettura ad esporre nel suo trattato che le comete erano corpi celesti privi di luce ed orbitanti su traiettorie predefinite tra Terra e cielo della Luna. Grassi si dimostra poi scettico sulla reale utilità del cannocchiale galileiano di cui si mette addirittura in dubbio la reale capacità di ingrandire le immagini a distanza.
La replica di Galileo si baserà sulla questione dell’eliocentrismo; Galileo risponderà intorno ad un giovane discepolo Mario Guiducci e chiamerà in causa anche la teoria di Tycho Brahe e il retroterra dell’aristotelismo.
Galileo, che sa di doversi muovere con grande accortezza per il continuo pericolo di cadere in eresia, lavora con cura a Il Saggiatore, che vede la luce, stampato per conto dell’Accademia dei Lincei di Roma (che aveva accolto al proprio interno Galilei sin dal 1611), solo nel 1624, con una dedica a papa Urbano VIII 1. L’opera ha forma epistolare ed è scritta in italiano ed per rispondere al latino filosofico di Grassi, il Saggiatore è abilmente bilanciato tra ironia e precisione metodologica. Il Saggiatore si caratterizza per la carica demistificante con cui le tesi di Grassi, ancora viziate dal rispetto del principio di autorità e del tutto prive di una verifica sperimentale , sono smontate e derise una per una.
Dall’altro, Galileo sa esporre, in un linguaggio chiaro e spontaneo, immediato ma esattissimo, i punti irrinunciabili di un moderno metodo scientifico. L’impostazione è chiara sin dal titolo: il “saggiatore” è una bilancetta di precisione usata dagli orafi, e si contrappone per principio alla rozza e semplicistica “libra” di Grassi. Se la tesi di Galileo sulle comete del 1618 si rivelerà col tempo errata, ha tuttavia importanza il procedimento con cui si arriva ad una ipotesi di spiegazione dei fatti naturali: non conta il sapere di Grassi, ma la verifica empirica dei fatti e delle ipotesi, così che ogni conquista scientifica non è altro che un punto di partenza per nuove indagini. La struttura epistolare del saggio permette poi l’uso di un tono e di uno stile informali e colloquiali