Dialogo sopra i due massimi sistemi
Il dialogo sopra i due massimi sistemi rappresenta il culmine del processo di smantellamento della cosmologia aristotelico-tolemaica, anticipando la rivoluzione scientifica e la filosofia dell’Illuminismo. Galilei utilizza il metodo sperimentale e le osservazioni concrete per sostenere la sua tesi sulle maree come risultato della rotazione della Terra, sostenendo il sistema eliocentrico. Per ottenere l’approvazione della Chiesa e evitare polemiche, Galilei opta per una struttura dialogica nel Dialogo, in cui i personaggi presentano le diverse tesi e prove a sostegno. Il nobiluomo Sagredo, l’astronomo Salviati e Simplicio – sostenitore dell’aristotelismo – rappresentano rispettivamente l’apertura mentale al dialogo culturale, la difesa del modello eliocentrico e il dogmatismo geocentrico
Le scelte stilistiche e linguistiche del Dialogo contribuiscono al progetto di divulgazione delle tesi eliocentriche e di un approccio scientifico moderno. Galilei sceglie il volgare anziché il latino per dialogare con un pubblico più ampio e adotta uno stile chiaro e preciso, lontano dalla prosa barocca, per comunicare in modo efficace e introdurre una moderna terminologia scientifica. Il Dialogo si presenta come una sorta di manifesto scientifico che, attraverso il dialogo tra i personaggi, esplora e promuove le idee eliocentriche e il metodo scientifico sperimentale, contrastando il dogmatismo e il principio dell’autorità della filosofia scolastica.