Bilancia idrostatica

Negli anni successivi studierà idrostatica e la resistenza del materiale dove scoprirà la bilancia idrostatica . Il suo utilizzo lo scriverà nel trattato “La bilancetta”; è realizzata in vetro soffiato, ed è costituita da un braccio sospeso ad un fulcro in posizione centrale. Ad una estremità del braccio è appesa una sferetta di vetro sigillata, all’altra un cestello contenente frammenti di cristallo. La bilancia consente di misurare la densità dei fluidi. Questo risultato si ottiene immergendo la sferetta di vetro in un fluido. Per controbilanciare la spinta di tale fluido e mantenere la bilancia in equilibrio, è necessario porre nel cestello un determinato peso (corrispondente a un certo numero di frammenti di cristallo). Più denso è il fluido, più alto risulterà il numero dei frammenti di cristallo necessari per bilanciare la spinta. La bilancia abbina il principio della spinta di Archimede a quello della bilancia galileiana.